Pubblichiamo oggi il racconto del furto subito da una coppia nella propria casa di Quartucciu. Fra la refurtiva anche un orologio per non vedenti, che per l'uomo cui è stato sottratto, cieco totale da quasi vent'anni, rappresenta moltissimo, e che il figlio, anche per il tramite di questa lettera, si augura di poter ritrovare.

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"Gentile redazione,

lunedì 16 luglio, in pieno giorno, alle 13 circa, un ladro, approfittando del fatto che mio padre, cieco totale da quasi vent'anni, era dall'altra parte della casa, si è introdotto da una finestra che dà sulla strada nella camera dei miei genitori, nella loro casa di Quartucciu. Ha chiuso a chiave la porta, ha preso una federa del cuscino dal letto e ha svuotato i cassetti di comodini e cassettiere.

Un gesto che fa ancora più male perché il valore della refurtiva è stimabile solo da un punto di vista affettivo, e non economico. Un gesto vigliacco e che non sarà dunque certo bastato a colmare la voragine nell'anima di questa persona causata, forse, da chissà quale dipendenza, ma che ne ha scavata una molto più profonda in papà e mamma.

Quello che mi fa più male, infatti, è vedere gli occhi spenti e delusi di mio padre, al quale è stato sottratto anche un orologio tattile per non vendenti regalo di un suo amico, e a cui lui teneva tanto. Oltre alla disperazione di mia madre, a cui sono state rubate delle croci in argento che spero che il ladro si sia tenuto per intraprendere un cammino di conversione.

Scrivo questa lettera per rivolgermi non tanto alla persona che ha commesso l'effrazione, che credo abbia altri oscuri e impegnativi pensieri a cui far fronte, ma ai potenziali acquirenti di questa magra refurtiva: se mio padre potesse almeno ritrovare l’orologio sottrattogli, sarebbe davvero qualche cosa di importante.

Grazie davvero per l'attenzione ad un episodio, forse piccolo, ma che per chi lo subisce significa molto. In allegato la foto di un orologio tattile".

Efisio - Quartucciu

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