Pubblichiamo oggi la testimonianza di un cagliaritano, che ha trascorso 10 ore in pronto soccorso per una sospetta frattura/distorsione al piede.

***

"Gentile redazione,

scrivo per portare la mia testimonianza su un tema che paradossalmente potrebbe sintetizzarsi così: 'non andate mai al Pronto Soccorso, a meno che non siate moribondi'.

Venerdi 8 giugno alle 12 mi reco con mio figlio al pronto soccorso dell’ospedale Marino di Cagliari per sospetta frattura/distorsione al piede. Ora di uscita: 21.57.

Questi i fatti: accettazione inesistente sotto il profilo informativo (la guardia giurata che forse dovrebbe occuparsi d'altro non ne può più; non esiste un elimina code per stabilire le priorità); non esiste un punto ristoro e neanche macchinette eroga vivande e/o acqua; medici esausti che chiedono disperatamente di far conoscere all'esterno la situazione e che, a specifica domanda, consigliano sottovoce di fare la lastra fuori e poi ritornare. Sedie a rotelle contese tra pazienti (qualcuno sussurra che in via Romagna ve ne siano diverse accatastate in magazzini), attese infinite tra il triage e visita ortopedica, radiografia, responso, diagnosi e dimissioni. In tutto, ben 10 ore.

Ora io mi chiedo e chiedo al Presidente della Regione e all'Assessore competente: avete mai visitato un pronto soccorso? Ne avete mai avuto bisogno? Cosa pensate di fare? Avete mai stabilito, ad esempio, come obiettivo di produttività un tempo di attesa medio di 3/4 ore?

È come se si mandasse a presidiare le trincee con un’unità di squadra invece che con un battaglione, facendo finta di non sapere che se il nemico sfonda la guerra è perduta!

Un cordiale saluto".

Lettera firmata* - Cagliari

(Le generalità, a conoscenza della redazione, vengono omesse nel rispetto della privacy e secondo la normativa vigente)

***

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata