La segnalazione di un lettore sul pessimo stato del Fortino di Sant'Ignazio, sul promontorio di Sant'Elia a Cagliari. Fortemente eroso dagli agenti atmosferici, secondo il lettore non può reggere ancora a lungo.

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"Gentile redazione,

non occorre essere ingegneri, architetti o periti edili per comprendere che una muratura, in conci isodomi, di calcare bioclastico, fortemente erosa degli agenti atmosferici, aggredita dalla salsedine, come quella della foto, non può reggere molti anni se, per giunta, sottoposta a sforzi di flessione.

Queste che vedete sono le condizioni della muratura ai vertici della torre quadrangolare posta a Sud-Est del Fortino di Sant'Ignazio, sul Promontorio di Sant'Elia, in Cagliari.

Si tratta di un forte "piemontese" realizzato per difendere la città dai presunti attacchi francesi via mare, al termine del '700.

Il forte però divenne militarmente obsolescente ancor prima che terminasse la sua costruzione.

Da allora è lì, abbandonato ma stupendo.

Da esso si possono ammirare le bellezze del Golfo degli Angeli e di Cagliari, a 360 gradi, anche se sono ben pochi i cagliaritani e i turisti che si avventurano sul calpestio superiore della torre.

Forse è il più importante punto panoramico della città.

Noi di Nurnet, la Rete dei Nuraghi, denunciamo lo stato di abbandono del Forte, la precarietà delle murature e il pericolo che, a giorni, ne possa crollare qualche pezzo, con grave danno per tutti.

Basterebbe ben poco per metterlo almeno in sicurezza, un minimo di buona volontà, eppure...".

Antonello Gregorini - Cagliari

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