Pubblichiamo oggi la riflessione di un lettore sul "Palio della Stella" in corso ad Olbia, occasione di "festa per gli umani, ma di sofferenza per gli animali".

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"Gentile redazione,

scrivo per esprimere la mia disapprovazione verso manifestazioni quali il 'Palio della Stella' ad Olbia, occasioni di festa per gli umani ma di sofferenza per gli animali.

Citando un altro commento, cui mi associo, "il palio non è solo corsa di animali ma è uno spettacolo emozionante che coinvolge città e paesi nel corso dell'anno per la preparazione della festa. È ammirevole l'impegno di artisti, musici, sbandieratori, tamburini, dame, cavalieri, principi, alfieri, dotti, araldi che rendono queste rievocazioni esempi di cultura. Ogni luogo ha il diritto e l'onore di mantenere la tradizione del palio ma lo faccia con cortei, giornate di studio, convegni, proiezioni di film e documentari, mostre, laboratori didattici, giochi. Le corse di animali sono segno di arretratezza culturale e degrado che si manifestano nel trattare gli animali come fenomeni da baraccone".

Il cambiamento è sotto gli occhi di tutti, le coscienze evolvono nella direzione di una sempre maggiore consapevolezza che tutte le creature hanno lo stesso nostro diritto innato alla vita, alla libertà, al rispetto della dignità e delle loro esigenze etologiche.

Qualcuno però resta al palo, ancorato in usi, costumi, abitudini e convinzioni frutto di culture e mentalità arretrate.

Diceva Gandhi: 'La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali'".

Mauro Sanna

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