Pubblichiamo oggi la segnalazione di una coppia di lettori che, a causa di indicazioni inesatte dalla compagnia Tirrenia in merito ai documenti da fornire per il viaggio della loro bimba, si sono visti negare l'imbarco da Genova, destinazione porto Torres, alla vigilia della Pasqua.

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"Gentile redazione,

scriviamo per raccontare un triste episodio di cui sono siamo stati protagonisti, e che riguarda la compagnia navale Tirrenia.

Sabato 31 marzo pomeriggio, insieme alla nostra bimba, ci saremmo infatti dovuti imbarcare da Genova, destinazione Porto Torres.

Lo scopo del nostro viaggio, progettato da tempo, era di far conoscere la nostra piccola di soli cinque mesi ai nonni sardi.

In breve, arrivati a Genova ci hanno negato l'imbarco, e siamo così tornati, tristi e scioccati, a Milano, la città dove viviamo e da cui siamo partiti. La motivazione del negato imbarco? Non avevamo i documenti d'identità della piccola.

Capiamo questa possa essere la procedura, ma quando lo scorso mese di gennaio abbiamo fatto i biglietti chiedendo quale tipo di documenti fossero necessari per la piccola, la risposta del call center era stata che per una bimba di quell'età la carta d’identità non era necessaria. Abbiamo infatti certificato di nascita, codice fiscale, ma non la carta d’identità.

Ebbene, noi ci siamo fidati.

La cosa più assurda, poi, è che una volta arrivati al porto ci hanno detto, visto il disguido, di provare a rivolgerci alla polizia di frontiera, che però era chiusa. Quindi abbiamo provato alla polizia portuale, ma la risposta è stata che quel giorno avevano già fatto passare altre due persone nella nostra medesima condizione…tre sarebbero state troppe! In biglietteria abbiamo quindi chiesto del Capitano della nave, ma ci hanno negato la possibilità di parlargli.

Ora noi ci chiediamo come sia possibile una tale inefficienza, e ci aspettiamo quanto meno una risposta in merito dalla Compagnia. Ciliegina sulla torta, abbiamo chiesto almeno il rimborso del biglietto, e la risposta è stata che soltanto una parte, forse, ci verrà resa. Al momento, però, nessuno ci ha contattato.

Grazie dell'attenzione".

Filippo e Noemi Abis - Milano

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Riceviamo e pubblichiamo la replica della Compagnia italiana di Navigazione - Tirrenia:

"In merito alla lettera pubblicata oggi sul vostro sito, la Compagnia tiene a fare alcune importanti precisazioni: in ottemperanza alle normative in tema di Security ed alla Circolare Serie Generale n. 106 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in tema di Sicurezza della Navigazione, al momento dell'imbarco il cliente deve esibire unitamente al biglietto anche un documento di identità in corso di validità di tutti i passeggeri ivi compresi i minori.

La mancata esibizione dei documenti di identità comporterà il diniego all'imbarco.

Tirrenia ribadisce dunque che i minori non possono mai, in nessun caso, accedere alla nave privi di valido documento di riconoscimento, non perché sia il Comandante a non volerlo, ma perché è la legge che lo stabilisce.

I clienti non si sarebbero certamente trovati in questa situazione se avessero letto quanto indicato, oltre che sul sito, anche sul loro biglietto di viaggio e nella email di accompagnamento al biglietto, che riporta tutte le informazioni indispensabili per il regolare imbarco".

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Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

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