Pubblichiamo oggi la lettera indirizzata da un considerevole gruppo di abitanti, commercianti e artigiani (458 firme) all'amministrazione comunale di Cagliari, per far fronte ad alcune problematiche createsi a seguito della pedonalizzazione del corso Vittorio Emanuele.

Nella lettera, accanto ai disagi cui sono sottoposti quotidianamente i cittadini, vengono anche segnalate alcune possibili soluzioni.

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"C'era una volta una bellissima strada nel centro di Cagliari, un po' disordinata, ma ricca di vita, di colori, di attività. Era un piacere passeggiare per effettuare acquisti di qualsiasi genere, per recarsi dai vari artigiani dei più svariati generi nonché dai diversi antiquari ed anche per un piacevole passatempo. Certo è che i disagi non mancavano: traffico spesso congestionato, smog a volte eccessivo, ma ciò era compensato dal fatto che i suoi abitanti, i commercianti ed i loro clienti, potevano raggiungere con facilità la propria abitazione, o il loro negozio. Era infatti possibile parcheggiare in zone limitate del Corso, trasportare oggetti ingombranti nelle proprie abitazioni, accompagnare persone anziane o disabili, arrivare con i mezzi pubblici o con i taxi, effettuare lavori di ristrutturazione delle abitazioni e dei locali commerciali, fare la spesa senza dover percorrere lunghe distanze con grossi pesi, era cioè possibile vivere normalmente.

Premesso di avere molto apprezzato il tanto atteso rifacimento dei sottoservizi e della pavimentazione, l'aver voluto trasformare questa zona molto vissuta in zona esclusivamente pedonale, ciò ha comportato un devastante cambiamento della vita degli abitanti e dei commercianti del Corso, cambiando lo spirito sociale ed economico di questa storica strada.

Spariti i parcheggi ed i mezzi pubblici, gli abitanti ed i clienti delle attività commerciali devono sobbarcarsi allucinanti percorsi a piedi. Altro grande problema sarà la raccolta differenziate porta a porta.

La strada è diventata un vero mortorio; si anima solo nelle tarde ore della sera (con la gioia di chi vorrebbe riposare), per l'afflusso dei clienti dei ristoranti, dei pub e dei kebab che hanno sostituito i vari caratteristici ed utili negozi, chiusi per mancanza di clienti che non possono più raggiungere agevolmente il Corso.

Eroico è lo sforzo degli ultimi negozianti e degli abitanti, di non abbandonare la loro strada. Nessuna concessione o aiuto è stato dato dall'amministrazione comunale. Esiste un parcheggio multipiano in Via Caprera che da molti anni è chiuso per lavori, e che potrebbe dare un importante sollievo alla problematica dei parcheggi e quindi della accessibilità al Corso da parte sia degli abitanti che dei clienti; invece nulla si sta ancora facendo.

Il Corso è moribondo, e alcune soluzioni potrebbero essere:

1) Riapertura del traffico almeno da via Sassari nel mattino, dalle ore 6 alle ore 12, dei mezzi leggeri, con ripristino di almeno una delle due linee di trasporto pubblico (anche se con piccoli autobus);

2) Riapertura in tempi stretti del parcheggio multipiano di via Caprera;

3) Posizionamento di arredi urbani e di piante;

4) Miglioramento dell'illuminazione stradale;

5) Istituzione del Vigile di Quartiere, soprattutto nelle ore serali e notturne, per contrastare i vandalismi ed il disturbo della quiete;

6) Eliminazione della barriera del sito archeologico angolo Via Sassari che divide in due parti il Corso;

7) Rifacimento del vicolo Maddalena, vera vergogna cittadina;

8) Realizzazione di un importante parcheggio di scambio, con la possibilità di utilizzo di piccoli mezzi pubblici che portino gli utenti fino al Corso, per garantirne l'accessibilità, ora compromessa. Tale proposta, già presentata anni fa a più riprese, per un parcheggio in una zona inutilizzata ed alla convergenza di importanti vie di accesso alla città, nei pressi di La Plaia, non è mai stata presa in considerazione;

9) Inversione di marcia del tratto di via Caprera tra Via Mameli ed il Corso, dando la possibilità agli operatori ed agli abitanti, di poter utilizzare gli spazi di carico e scarico ( spariti )".

Un gruppo di cittadini, commercianti e artigiani - Cagliari

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