Pubblichiamo oggi la segnalazione di una lettrice relativa alla situazione di disagio per gli utenti del cimitero di San Michele a Cagliari dovuta ad alcuni venditori ambulanti che stazionano all'esterno.

La donna, per la paura di aggressioni come già accadutole in passato, non fa più visita ai propri defunti, e si augura una soluzione del problema nell'interesse di tutti.

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"Gentile redazione,

da tre anni è mancata mia madre e spesso il fine settimana vado a fare visita alla sua tomba al cimitero di San Michele, a Cagliari. Ogni volta veniamo assaliti da venditori ambulanti di colore.

In particolare, ormai due anni fa, in un'occasione mio padre, pur di esser lasciato in pace, disse ad uno di loro che avrebbe comprato al nostro rientro dalla visita alla tomba. Fu un tremendo errore, perché quell'uomo ci aspettò vicino alla macchina per oltre mezz'ora e quando mio padre gli disse che non voleva niente la risposta fu questa: 'vaff...'. Alle mie lamentele seguirono altre parolacce nella loro lingua, e pure qualcuna in italiano. Queste persone la prima cosa che imparano sono le parolacce, ma non la frase 'grazie perché ci state aiutando'.

Dopo esser saliti in macchina fummo circondati da una decina di loro e ci presero il parabrezza a pugni: erano in dieci contro una donna ed un uomo anziano. Io iniziai a tremare e mi cadde il cellulare dalle mani per due volte. Quando videro che stavo per chiamare le forze dell'ordine se ne andarono via.

Da allora ogni volta che andiamo al cimitero parcheggiamo lontano e facciamo un'altra strada per non incrociarli.

Purtroppo dei gravi problemi al ginocchio da due mesi mi impediscono di camminare e zoppico. E non ritengo giusto che, per via di chi non sa risolvere questo problema con gli ambulanti, io non possa far visita ai miei defunti".

Lettera firmata* - Cagliari

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