Pubblichiamo oggi la segnalazione di un lettore residente nella provincia di Cagliari e affetto da Sindrome di Asperger. Il lettore lamenta l'esclusione, a causa della malattia, dagli avvisi pubblici di selezione erogati dai Centri per l'Impiego. Un provvedimento, a suo dire, ingiusto e dettato da una valutazione che non tiene conto di ogni specifica situazione.

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"Gentile Redazione,

sono un giovane di 25 anni, residente nella provincia di Cagliari, in possesso di una laurea triennale umanistica.

Soffrendo della Sindrome di Asperger ho avuto finalmente il diritto di entrare a far parte delle categorie protette, con la speranza che le opportunità lavorative così aumentassero. Avendo questo tipo di disabilità, non posso tuttavia candidarmi agli avvisi pubblici di selezione erogati dai Centri per l'Impiego: la mia malattia è considerata dallo stato italiano come una psicosi grave, paragonata (erroneamente o volutamente) a coloro che sono veramente psicotici e incapaci di intendere di volere, non sapendo che il disturbo dello spettro dell'autismo è molto variegato e che è troppo facile dirimere la questione in questo modo invece che valutare la situazione caso per caso.

Non si tratta di essere impiegato nelle forze dell'ordine o esercitare una professione a contatto con i clienti, ma semplicemente usare il personal computer per svolgere lavoro d'ufficio. Coloro che possiedono questo tipo di disabilità mentale vengono esclusi maggiormente dal mercato del lavoro piuttosto che soffermarsi prima e riflettere che, nonostante siano affetti da questa sindrome, sono benissimo in grado di svolgere, appunto, lavoro d'ufficio.

Penso e spero che, per determinate persone, questa mia lettera faccia riflettere e accenda i riflettori sulla problematica, ricordando che la Sindrome di Asperger non è una psicosi ma un diverso modo di percepire la realtà".

Lettera firmata (Le generalità vengono omesse nel rispetto della privacy, a tutela della persona)

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