Pubblichiamo oggi lo sfogo di una lettrice relativamente ad una spiacevole situazione verificatasi a Sardara in occasione della festa di Santa Maria Acquas. Alla lettrice è stato richiesto di pagare il parcheggio per l'auto in uno spazio che, ha scoperto in seguito, era in realtà stato offerto ad uso gratuito da un privato del luogo.

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"Gentile redazione,

vorrei raccontare la spiacevole presa in giro subita, da me come da molte altre persone, a Sardara.

Nella mattinata di ieri, con la mia famiglia, ci siamo recati alla festa campestre che si svolge a Santa Maria Acquas.

Arrivati a circa 300 mt dalla zona dove si svolgeva la festa, abbiamo trovato la strada sbarrata da una transenna, dove poi di fianco c'era un grosso terreno adibito a parcheggio. Chiediamo quindi informazioni per il parcheggio a due parcheggiatori, i quali ci rispondono che se siamo residenti nel comune di Sardara il parcheggio è gratuito, diversamente dobbiamo pagare 3 euro per l'intera giornata. Vista la cifra onesta, decidiamo di parcheggiare. Dopo il pagamento ci viene consegnato, per essere esposto sul parabrezza, uno di quei foglietti colorati e numerati da 1 a 100, che vengono utilizzati nelle feste/lotterie con timbrata la data del giorno. Meravigliati di non ricevere alcuna ricevuta fiscale chiediamo spiegazioni, ma ci viene risposto che, se la vogliamo, dobbiamo andare col biglietto colorato in un bar all'interno dell'area dove si svolge la festa, richiederla lì e successivamente andare nuovamente nei parcheggi e depositarla sul parabrezza. Sempre più stupiti di questa anomala e complicata procedura, chiediamo spiegazioni ad un vigile urbano in servizio, il quale ci risponde che il pagamento non è assolutamente dovuto, perché quell'area adibita a parcheggio è stata gentilmente messa a disposizione a titolo gratuito da un privato di Sardara.

Complimenti alla Cooperativa della quale non cito il nome, per la propria disonestà e per aver ingannato una marea di persone".

S. C. - Oristano

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