Pubblichiamo oggi la lettera di un cagliaritano che, a quattro mesi dal licenziamento, non ha ancora ricevuto il sussidio di disoccupazione oltre che alcuna spiegazione plausibile da parte degli enti competenti.

********************

"Gentile redazione,

chiedo la vostra attenzione per rendere pubblico un fatto che, purtroppo, mi vede coinvolto, riguardante i sistemi Inps e le regole del nuovo Jobs act ed in particolare la NASpI, nuovo sussidio di disoccupazione introdotto appunto col Jobs act.

Nel mese di maggio, esattamente il 9, inoltro la richiesta di sussidio NASpI dopo essere stato licenziato dalla ditta per cui lavoravo da due anni per riduzione di personale causato dalla crisi, sempre più forte, sul territorio cagliaritano.

Dopo avere allegato tutta la documentazione ed essere passato da un consulente per capire se avevo i giusti requisiti per ottenere il sussidio, attendo circa un mese senza ricevere risposta. E qui comincia il calvario.

Effettuo da giugno ad oggi ben cinque solleciti tramite il contact center Inps, che continua a darmi sempre la solita risposta: si comunica che la richiesta è stata inoltrata al settore competente. Recandomi agli uffici Inps la situazione non migliora; mi presento in sede per ben sei volte ricevendo sempre risposte discordanti: l'unica cosa fatta è stata allegare nuovamente la documentazione che già avevo inviato con la domanda e tramite mail per ben 5 volte!

Oggi mi ritrovo, a quasi quattro mesi dal licenziamento, senza un euro in tasca e senza la possibilità di capire se ci sia stato un errore nella compilazione della domanda, vista la completa inefficienza del servizio nel rispondere ai miei solleciti.

Spero che rendendo pubblica la mia storia possa cambiare qualcosa per le persone che, come me, attendono da mesi un sussidio e sono ridotte sul lastrico, lasciate completamente senza aiuto da parte delle istituzioni e del personale addetto negli uffici".

Vi ringrazio per l'attenzione,

M. B. - Cagliari

******************

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie; non necessariamente ne condivide il contenuto riportato dai lettori che si assumono la responsabilità di quanto scrivono)
© Riproduzione riservata