Pubblichiamo oggi la riflessione di una lettrice sul caso Charlie Gard, il bimbo inglese affetto da una malattia rara, morto ieri al termine di una lunga "battaglia" tra i genitori e le autorità sanitarie britanniche.

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"Non sono la mamma del piccolo Charlie, ma so cosa lei oggi sta provando. Anche io come lei ho dovuto prendere la decisione più difficile della mia vita, lasciare la mano di mio figlio e darla nelle mani di Dio. E anche se ogni persona ha un suo modo di reagire a un dolore così atroce e inumano, penso che sia anche arrivato il momento di staccare la spina ai media e a tutto il popolo dei social e lasciare che questi genitori piangano la morte del proprio cucciolo nel rispetto e nel silenzio.

Ho letto di preghiere per il piccolo Charlie, ho letto di speranze e di richieste di miracoli da parte di milioni di persone, ho letto la vicinanza che il popolo ha dimostrato al bimbo e ai suoi genitori e penso che questo sia un grande gesto d'amore e di solidarietà verso questa famiglia.

Ma ho letto anche di troppi insulti e maledizioni verso chi gli ha staccato la spina della vita, troppe critiche e polemiche, troppe offese gratuite e troppi auguri di morte, ho letto che il popolo di Facebook si è improvvisamente laureato senza studi in medicina, tanto da permettersi di giudicare in maniera spregevole le decisioni delicate e intime che spettavano solo a chi aveva in cura il piccolo e soprattutto ai suoi genitori.

Se fossi la mamma del piccolo Charlie, chiederei più rispetto e silenzio per il mio dolore, mi sentirei offesa e ferita se sotto la foto del mio bambino leggessi centinaia e centinaia di critiche, offese, insulti, litigi, fino ad arrivare a parole peggiori.

Chiederei a chi sta facendo questo di rispettare la memoria di mio figlio con il silenzio. Piuttosto fate sentire il vostro dispiacere, con un cuore, ma sotto la foto di un bambino divenuto angelo non si dovrebbe mai calpestare il dolore con parole di disprezzo, lo trovo veramente poco rispettoso.

Riposa in pace piccola creatura di Dio".

Mamma Laura

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